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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

A proposito di parità

Il 16 luglio 1960 viene stipulato a Milano, tra Confindustria e sindacati, l’accordo interconfederale sulla parità salariale tra lavoratori e lavoratrici relativamente ai soli settori industriali. L’accordo, che si ispira a quello stipulato a febbraio per il settore tessile, abolisce le discriminazioni per sesso eliminando dai contratti nazionali collettivi di lavoro le tabelle remunerative differenti per uomini e donne, stabilisce aumenti per le lavoratrici e la rivalutazione immediata della contingenza. Le donne otterranno la parità salariale in agricoltura nel 1964. La legge n. 7 del 9 gennaio 1963 stabilisce il divieto di licenziamento a causa di matrimonio. Sul tema della parità di genere riproponiamo le parole di un’anonima cittadina veneta sui diritti delle donne. Correva l’anno 1797. Il testo è tratto dal volume Raccolta di carte pubbliche, istruzioni, legislazioni ec. ec. ec. del nuovo veneto governo democratico, volume IX, Venezia 1797, pp. 189 ss., anche in Giacobini

14 luglio 1948: attentato a Togliatti. Di Vittorio: "La CGIL non si tocca!" di Ilaria Romeo

Nel giugno 1948 Giuseppe Di Vittorio in rappresentanza dei lavoratori italiani fa parte della delegazione che partecipa alla XXXI Conferenza del Bureau International du Travail che ha luogo a San Francisco in California. Rientrerà a Roma il 14 luglio. Ricorda Anita: “Ciampino era animato più del solito, e Peppino si guardava attorno interrogativo quando un ufficiale, seguito da altra gente, lo raggiunse di corsa gridandogli: «Onorevole! Hanno ucciso Togliatti!» E un altro di rincalzo: «No, non è morto… E’ grave ma è vivo ancora…». Il colpo fu terribile. Vidi il volto di Peppino impallidire e poi immediatamente irrigidirsi in uno sforzo di volontà”. «Chiama subito la Confederazione», mi ordinò. Il comandante ci avvertì: «Sarà difficile telefonare. C’è lo sciopero generale». «Com’è possibile? - Chiese Peppino - Bitossi avrebbe potuto avvertirmi!». Lo informarono allora che l’attentato aveva avuto luogo appena due ore prima [ il racconto degli avvenimenti attraverso i comun

Dialoghi con Pasolini. Sui fatti di Reggio Emilia del luglio '60

Gli italiani, per una parte, sono ingenui e politicamente immaturi: ma sono naturalmente intelligenti e si stanno lentamente rendendo conto da che parte sta la ragione. Pier Paolo Pasolini Non so se per il disco di Reggio Emilia si possa parlare di iniziativa: o per lo meno di normatività di tale iniziativa. Esso è stato un puro caso. Me lo scrive la direttrice di  Vie Nuove : “Io ebbi a Reggio Emilia questo nastro da un commesso di un negozio di tessuti, che si era portato lì il registratore, per registrare il comizio: e, invece, finì con il registrare l’agghiacciante sparatoria, non una guerra, ma una fredda carneficina”. Ora io mi auguro che simili carneficine non si ripetano più, mai più, nella nostra vita, che è stata tutta un’esperienza di carneficine: e spero che nessun registratore serva mai più a stampare dischi come questo. Che è il più terribile - e anche profondamente bello - che abbia mai sentito. Sembra uno scherno: tutti gli esperimenti, estetizzan