Il 16 luglio 1960 viene stipulato a Milano, tra Confindustria e sindacati, l’accordo interconfederale sulla parità salariale tra lavoratori e lavoratrici relativamente ai soli settori industriali. L’accordo, che si ispira a quello stipulato a febbraio per il settore tessile, abolisce le discriminazioni per sesso eliminando dai contratti nazionali collettivi di lavoro le tabelle remunerative differenti per uomini e donne, stabilisce aumenti per le lavoratrici e la rivalutazione immediata della contingenza. Le donne otterranno la parità salariale in agricoltura nel 1964. La legge n. 7 del 9 gennaio 1963 stabilisce il divieto di licenziamento a causa di matrimonio. Sul tema della parità di genere riproponiamo le parole di un’anonima cittadina veneta sui diritti delle donne. Correva l’anno 1797. Il testo è tratto dal volume Raccolta di carte pubbliche, istruzioni, legislazioni ec. ec. ec. del nuovo veneto governo democratico, volume IX, Venezia 1797, pp. 189 ss., anche in Giacobini ...