Passa ai contenuti principali

10 curiosità sulla festa dell'estate - di Ilaria Romeo

1. Il nome ‘Ferragosto’ deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto - Ottaviano Augusto) ed originariamente indicava un periodo di riposo e di festeggiamenti traenti origine dalla tradizione dei Consualia - feste che celebravano la fine dei lavori agricoli - dedicate a Conso, dio della terra e della fertilità.


2. Anticamente le feriae Augusti erano celebrate il 1° agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più.


3. In occasione del Ferragosto i lavoratori porgevano i propri auguri ai padroni ottenendo in cambio una mancia. L’usanza in età rinascimentale sarà resa obbligatoria nello Stato Pontificio.


4. La festività sarà acquisita dalla Chiesa Cattolica attorno al VII secolo, quando si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria. Il dogma dell'Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta in cielo sia con l’anima sia con il corpo.


5. La tradizione popolare della gita turistica di Ferragosto nasce durante il ventennio fascista. A rendere Ferragosto una festività popolare contribuirà l’istituzione nel 1931 a opera dell’allora ministero delle Comunicazioni dei Treni speciali celeri per i servizi festivi popolari, noti come Treni di Ferragosto.


6. Il 15 di agosto si celebra nel mondo nei paesi cattolici. La sua diffusione non è però omogenea. In Svizzera dipende da Cantone a Cantone e spesso si festeggia la domenica. In Germania non è una festa, tranne che in Baviera e nella Saar. Nel resto d’Europa è festa in Francia, Spagna (in particolare a Siviglia si svolge la caratteristica ‘processione della vergine’ derivante da un’apparizione in sogno di Maria nel 1248), Belgio, Austria, Lussemburgo, Croazia, Grecia, Malta, Polonia, Portogallo e Romania, mentre in Slovenia è un giorno festivo anche se non riconosciuto legalmente. In Costarica comprende anche la Festa della mamma.


7. In India il 15 agosto è festa perché ricorre l’anniversario dell’indipendenza del Paese (15 agosto1947).


8. In Canada la festa si chiama Acadian day ed è in onore della prima colonia istituita il 15 agosto 1884. La festività dedicata anche a Maria, patrona degli abitanti di quella colonia.


9. In lingua gaelica il Ferragosto è conosciuto con il nome Féile Mhuire ‘sa bh Fomhar. Secondo la tradizione irlandese chiunque si immerga in acqua in questo giorno godrà di ottima salute per molti anni.


10. Sono tantissime le commedie dedicate alla festa dell’estate. Tra i film cult che hanno fatto un’epoca: Il sorpasso, Un sacco bello, Caro diario.

Commenti

Post popolari in questo blog

Perché l’umanità ha sempre avuto paura delle donne che volano, siano esse streghe o siano esse libere

Ve le ricordate “le due Simone”? Simona Pari e Simona Torretta, rapite nel 2004 a Baghdad nella sede della Ong per cui lavoravano e rientrate a Fiumicino dopo cinque mesi e mezzo di prigionia. “Oche gulive” le definì un giornale (volutamente con l’articolo indeterminativo e la g minuscola!) commentando il desiderio delle due ragazze di ritornare alla loro vita normale precedente il rapimento. E Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due ragazze italiane rapite in Siria più o meno dieci anni dopo, ve le ricordate? Ve le ricordate ancora Carola Rackete, Greta Thunberg, Laura Boldrini, da ultima Giovanna Botteri? Cosa hanno in comune queste donne? Probabilmente tante cose, probabilmente nulla, ma una è talmente evidente da non poter non essere notata: sono state tutte, senza pietà e senza rispetto, lapidate sul web. Perché verrebbe da chiedersi? E la risposta che sono riuscita a darmi è solamente una: perché sono donne indipendenti, nel senso più vero ed intimo della parola. An

Franca Rame, Lo stupro

C’è una radio che suona… ma solo dopo un po’ la sento. Solo dopo un po’ mi rendo conto che c’è qualcuno che canta. Sì, è una radio. Musica leggera: cielo stelle cuore amore… amore… Ho un ginocchio, uno solo, piantato nella schiena… come se chi mi sta dietro tenesse l’altro appoggiato per terra… con le mani tiene le mie, forte, girandomele all’incontrario. La sinistra in particolare. Non so perché, mi ritrovo a pensare che forse è mancino. Non sto capendo niente di quello che mi sta capitando. Ho lo sgomento addosso di chi sta per perdere il cervello, la voce… la parola. Prendo coscienza delle cose, con incredibile lentezza… Dio che confusione! Come sono salita su questo camioncino? Ho alzato le gambe io, una dopo l’altra dietro la loro spinta o mi hanno caricata loro, sollevandomi di peso? Non lo so. È il cuore, che mi sbatte così forte contro le costole, ad impedirmi di ragionare… è il male alla mano sinistra, che sta diventando davvero insopportabile. Perché me l

Nel suo volto la storia dei cafoni

Pepite d’Archivio: ancora Gianni Rodari su Giuseppe Di Vittorio in un NUOVO, bellissimo testo da leggere tutto d’un fiato. Il brano, recuperato da Ilaria Romeo (responsabile dell’Archivio storico CGIL nazionale che lo conserva)  è tratto da «Paese Sera» del 3 novembre 1977 “Il 3 novembre del 1957 moriva a Lecco, dove si era recato per inaugurare la sede della Camera del lavoro, Giuseppe Di Vittorio. Ricordo la commozione di quelle ore, mentre la salma veniva trasportata a Roma per i funerali. Ricordo quei funerali. Roma ne ha conosciuti di più grandiosi. Quello di Togliatti, anni dopo, ebbe le proporzioni di una gigantesca manifestazione di forza. Ma non si è mai vista tanta gente piangere come ai funerali di Di Vittorio. Anche molti carabinieri del servizio d’ordine avevano le lacrime agli occhi. La cosa non stupiva. Di Vittorio non era stato solo il capo della Cgil e per lunghi anni un dirigente tra i più popolari del Pci: era diventato un uomo di tutti, stava nel cuore de