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MARZO 2018



Il 5 marzo 2003 moriva a Roma Fausto Vigevani, sindacalista e raffinato politico che tanti in Cgil hanno conosciuto e apprezzato. Lo abbiamo ricordato così: Fausto Vigevani, passione e impegno per la Cgil

8 marzo Festa internazionale della donna

La sera del 10 marzo 1948 Placido Rizzotto, 34 anni, è sequestrato da un gruppo di persone guidato dal giovane mafioso Luciano Liggio: lo circondano in strada a Corleone, lo caricano sulla 1100 di Liggio, lo portano in una fattoria di Contrada Malvello, lo picchiano a sangue e gli fracassano il cranio. Poi buttano il suo corpo in una foiba di Rocca Busambra


Il 16 marzo 1978 (giorno della presentazione del nuovo governo, il quarto guidato da Giulio Andreotti) la Fiat 130 che trasporta Aldo Moro dalla sua abitazione alla Camera dei deputati, viene intercettata tra via Fani e via Stresa da un commando delle Brigate Rosse. I cinque uomini della scorta (Domenico Ricci, Oreste Leonardi, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi) vengono uccisi sul colpo, Moro è sequestrato



Il 21 marzo 2017, muore all’età di 91 anni Alfredo Reichlin, storico dirigente del Partito comunista italiano, partigiano e parlamentare, per anni direttore de «l’Unità». Noi lo abbiamo ricordato così: Della felicità di scoprire la politica come la cronaca che si fa storia e diventa vita. In ricordo di Alfredo Reichlin

24  marzo 1944, Roma, Fosse Ardeatine. Per non dimenticare: FOSSE ARDEATINE: IL MASSACRO





I NOSTRI SPECIALI






Il 16 marzo 1978 è una data periodizzante nella storia d’Italia e non solo.
Sono pronta a scommettere che ciascuno di noi ricordi esattamente dove fosse nel momento esatto in cui la notizia del rapimento Moro venne resa pubblica, così come sono certa che ognuno di noi ricordi perfettamente i 55 giorni della prigionia ed il giorno del ritrovamento del corpo. Vi va di raccontarmi i vostri ricordi?

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Il giuramento di Mauthausen

Si aprono le porte di uno dei campi peggiori e più insanguinati: quello di Mauthausen. Stiamo per ritornare nei nostri paesi liberati dal fascismo, sparsi in tutte le direzioni. I detenuti liberi, ancora ieri minacciati di morte dalle mani dei boia della bestia nazista, ringraziano dal più profondo del loro cuore per l’avvenuta liberazione le vittoriose nazioni alleate, e saluta no tutti i popoli con il grido della libertà riconquistata. La pluriennale permanenza nel campo ha rafforzato in noi la consapevolezza del valore della fratellanza tra i popoli. Fedeli a questi ideali giuriamo di continuare a combattere, solidali e uniti, contro l’imperialismo e contro l’istigazione tra i popoli. Così come con gli sforzi comuni di tutti i popoli il mondo ha saputo liberarsi dalla minaccia della prepotenza hitleriana, dobbiamo considerare la libertà conseguita con la lotta come un bene comune di tutti i popoli. La pace e la libertà sono garanti della felicità dei popoli, e la ricostruzion

Nel suo volto la storia dei cafoni

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