Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

28 giugno 1960 discorso di Pertini a Genova, piazza della Vittoria, prima dei fatti del 30 giugno

Gente del popolo, partigiani e lavoratori, genovesi di tutte le classi sociali.  Le autorità romane sono particolarmente interessate e impegnate a trovare coloro che esse ritengono i sobillatori, gli iniziatori, i capi di queste manifestazioni di antifascismo. Ma non fa bisogno che quelle autorità si affannino molto: ve lo dirò io, signori, chi sono i nostri sobillatori: eccoli qui, eccoli accanto alla nostra bandiera: sono i fucilati del Turchino, della Benedicta, dell'Olivetta e di Cravasco, sono i torturati della casa dello Studente che risuona ancora delle urla strazianti delle vittime, delle grida e delle risate sadiche dei torturatori. Nella loro memoria, sospinta dallo spirito dei partigiani e dei patrioti, la folla genovese è scesa nuovamente in piazza per ripetere "no" al fascismo, per democraticamente respingere, come ne ha diritto, la provocazione e l'offesa. Io nego - e tutti voi legittimamente negate - la validità della obiezione secondo la quale il neo

Roma, 17 febbraio 1977: Lama o non l'ama?

Ed ero già vecchio quando vicino a Roma a Little Big Horn,  Capelli Corti generale ci parlò all'università,  dei fratelli "tute blu" che seppellirono le asce.  Ma non fumammo con lui, non era venuto in pace. Fabrizio De Andrè «Ci sarei andato lo stesso, era necessario far scoppiare il bubbone,  bisognava che si capisse dove stava il pericolo e di che cosa si trattava. E infatti milioni di persone cominciarono a capire». Luciano Lama Il 17 febbraio 1977 Luciano Lama viene contestato all’Università di Roma. Già da subito il clima appare difficile; il leader della Cgil non riesce praticamente a parlare e viene costretto a lasciare in fretta l’ateneo. Raccontiamo gli avvenimenti di quella giornata attraverso i documenti dell’Archivio storico CGIL nazionale passando dalle  lettere di solidarietà di due giovani - in un caso di una giovanissima -  agli irridenti telegrammi, specchio di un’epoca, inviati al “generale Luciano Custer” da alcuni student

Le fonti audiovisive raccontano e scoprono la storia sindacale

L’Archivio storico CGIL nazionale e l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, in collaborazione con l’Archivio Centrale dello Stato e con l’Università Roma Tre - Dipartimento di Scienze della Formazione, hanno organizzato il 12 gennaio u.s. un seminario dedicato alla valorizzazione delle fonti cinematografiche inedite sulla storia sindacale. L’incontro, oltre a ribadire l’importanza e l’insostituibilità dei documenti audiovisivi nella narrazione della storia contemporanea, ha affrontato gli aspetti relativi alla conservazione, al trattamento archivistico e all’uso di tali giacimenti documentari.  In particolare ci si è soffermati sulla necessità di costituire una rete attiva tra soggetti e istituzioni culturali che gestiscono patrimoni audiovisivi “speciali”, quali quelli relativi alla storia del lavoro e dei lavoratori, ancora troppo poco valorizzati, al fine di condividere risorse, iniziative, attività di salvaguardia e promozione, politiche e buone pratiche.