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La CGIL nel novecento_newsletter GENNAIO 2018

1° gennaio, la CGIL nel novecento augura a tutti buon anno attraverso le parole di Giuseppe Di Vittorio

4 gennaio 1947, a Sciacca - provincia di Agrigento - la mafia uccide davanti alla porta della sua abitazione Accursio Miraglia, segretario della locale Camera del lavoro e dirigente comunista

8 gennaio 1964, alle 22.45 viene fatta esplodere una bomba davanti alla sede nazionale della CGIL. In risposta all’attentato dinamitardo, che reca ingenti danni all’edificio e i cui mandanti vengono individuati nelle forze della destra reazionaria e neo-fascista, la Confederazione indice per il giorno successivo uno sciopero generale in difesa dei diritti sindacali e delle libertà democratiche

Il 9 Gennaio 1950 a Modena si protesta contro la serrata ed i licenziamenti ingiustificati alle Fonderie Riunite. La polizia spara sulla folla provocando la morte di sei lavoratori: Angelo Appiani, meccanico ed ex-partigiano di 30 anni; Renzo Bersani, operaio metallurgico di 21 anni; Arturo Chiappelli, spazzino disoccupato di 43 anni; Ennio Garagnani, carrettiere nelle campagne di Gaggio di 21 anni; Arturo Malagoli, operaio ed ex-partigiano di 21 anni e Roberto Rovatti, fonditore di 36 anni

10 gennaio 1954, muore a Milano Rinaldo Rigola, primo segretario generale della CGdL

21 gennaio, ci lascia Lina Fibbi, militante comunista, operaia e dirigente della Cgil: Ciao, Lina

21 gennaio, due anni fa ci lasciava Agostino Marianetti, segretario generale aggiunto della CGIL

24 gennaio 1979, le Brigate Rosse uccidono a Genova Guido Rossa, delegato sindacale della FIOM, membro del Consiglio di fabbrica dell’Italsider iscritto al PCI

27 gennaio, giornata della memoria

30 e 31 gennaio, Conferenza di programma CGIL: leggi LE CONFERENZE DI PROGRAMMA NELLA STORIA DELLA CGIL

GIANNI RODARI RACCONTA GIUSEPPE DI VITTORIO
L’infanzia di Giuseppe Di Vittorio narrata dal più grande scrittore italiano di favole, Gianni Rodari. Il racconto, scoperto da Ilaria Romeo, responsabile dell’Archivio storico della CGIL nazionale, fu pubblicato sul «Pioniere» (giornalino rivolto ai bambini, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia e diretto dallo stesso Rodari) LEGGI IL RACCONTO

L’ARCHIVIO CGIL SU STRISCIAROSSA

Chiedevano lavoro, ebbero piombo. L’eccidio di Modena 68 anni fa

Di Vittorio: «Per una cultura nazionale, cioè profondamente popolare»

In morte di Guido Rossa, operaio comunista, ucciso trentanove anni fa

UN CONCORSO PER RICORDARE GIUSEPPE DI VITTORIO
In occasione del 60° anniversario della scomparsa del suo primo segretario generale, la CGIL nazionale bandisce un concorso finalizzato al ritrovamento ed all’acquisizione (in originale o in copia digitale) di VIDEO, FOTO, LETTERE o DOCUMENTI a firma Giuseppe Di Vittorio, non conservati nei nostri Archivi (LEGGI IL BANDO)
Caro Di Vittorio. Un concorso per ritrovare le lettere perdute, con Ilaria Romeo (ASCOLTA IL PODCAST DELLA TRASMISSIONE)

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Pepite d’Archivio: ancora Gianni Rodari su Giuseppe Di Vittorio in un NUOVO, bellissimo testo da leggere tutto d’un fiato. Il brano, recuperato da Ilaria Romeo (responsabile dell’Archivio storico CGIL nazionale che lo conserva)  è tratto da «Paese Sera» del 3 novembre 1977 “Il 3 novembre del 1957 moriva a Lecco, dove si era recato per inaugurare la sede della Camera del lavoro, Giuseppe Di Vittorio. Ricordo la commozione di quelle ore, mentre la salma veniva trasportata a Roma per i funerali. Ricordo quei funerali. Roma ne ha conosciuti di più grandiosi. Quello di Togliatti, anni dopo, ebbe le proporzioni di una gigantesca manifestazione di forza. Ma non si è mai vista tanta gente piangere come ai funerali di Di Vittorio. Anche molti carabinieri del servizio d’ordine avevano le lacrime agli occhi. La cosa non stupiva. Di Vittorio non era stato solo il capo della Cgil e per lunghi anni un dirigente tra i più popolari del Pci: era diventato un uomo di tutti, stava nel cuor...