di Ilaria Romeo
responsabile Archivio storico
CGIL nazionale
La Biblioteca
nazionale della CGIL nasce nel 1968 nel Centro studi e formazione sindacale di
Ariccia[1].
Tra il 1970 e il 1975 la
Segreteria confederale definisce le caratteristiche e le funzioni specifiche
della struttura[2],
affrontando i problemi della catalogazione, della schedatura e della
meccanizzazione della Biblioteca e della emeroteca, impiantate artigianalmente
nel 1968-1969 dai sindacalisti del centro di formazione e portando a termine la costruzione di un primo
embrione di soggettario sindacale[3].
Nel 1977[4] lo slancio dell’attività
formativa, il bisogno generalizzato di strumenti più adeguati
di conoscenza e di informazione[5], la costituzione di scuole
regionali di formazione, portano alcune Camere del lavoro ad aderire al
progetto di una rete integrata di archivi della CGIL elaborato dalla Biblioteca[6].
Nell’arco di pochi anni strutture
permanenti di documentazione sono costituite a livello provinciale, regionale e
in alcune categorie nazionali[7], fino al Congresso del
1981 che nello Statuto confederale inserisce un articolo che vincola tutte le
strutture alla conservazione ed all’ordinamento dei propri archivi storici e
correnti (art. 4, comma i)[8].
La costituzione dell’Ires nazionale[9] contribuisce notevolmente a determinare, nel
1979, il trasferimento, già prospettato da tempo, della Biblioteca a Roma[10], in Via Sardegna.
Lo Statuto della Biblioteca[11], definito nello stesso
anno, riconferma gli orientamenti stabiliti nel 1975, affidando alla Biblioteca
anche la responsabilità dell’Archivio storico della CGIL, la formazione
dell’Archivio corrente[12] e delle attività di documentazione per l’Istituto
di ricerche economiche e sociali.
Nel 1980 è costituito, come da Statuto, il Comitato
scientifico[13].
Nello stesso anno l’Archivio riceve dalla Sovrintendenza archivistica per il Lazio[14] la dichiarazione di notevole
interesse storico. Riceve una integrazione alla dichiarazione di notevole
interesse nel 1998 ed un’ulteriore ed ultima integrazione nel 2011.
Formatosi a partire dagli anni
immediatamente successivi alla ricostituzione della CGIL unitaria, l’Archivio
storico della Confederazione generale italiana del lavoro raccoglie materiali
dal 1944 la cui consistenza ammonta a circa 10.000 buste per 1 km lineare.
Organizzato in sei serie principali, a loro
volta suddivise in ulteriori partizioni[15] (Congressi confederali, Verbali degli organi
statutari[16], Atti
e corrispondenza della Segreteria generale, Circolari, Uffici confederali,
Convegni, conferenze, seminari), l’Archivio confederale
è arricchito dai fondi personali dei segretari generali e generali aggiunti della struttura fino
alla Segreteria Trentin.
Completano il corpus documentario piccoli
fondi di federazioni e sindacati di categoria, anche fascisti[17].
Sono disponibili in file digitalizzato
allegato alla scheda documento tutti i verbali degli organi statutari
(1944-1986) e tutte le circolari (1944-1986)[18].
L’Archivio ospita al proprio interno una
importante sezione fotografica[19] (GUARDA I NOSTRI VIDEO).
La struttura del materiale
conferma le caratteristiche tipiche degli archivi sindacali che sono da una
parte quella di riflettere l’articolazione interna delle strutture, la loro
evoluzione e le articolazioni delle attività, dall’altra quella di attestare il
bisogno di documentazione dei funzionari nello svolgimento del proprio lavoro.
Il materiale conservato comprende in
particolare i verbali delle riunioni, i documenti di base preparati per la
discussione dei punti all’ordine del giorno delle stesse, le relazioni, gli
studi, le ricerche e i documenti elaborati dalla struttura su tematiche
specifiche, i testi degli accordi interconfederali e i
contratti collettivi nazionali di lavoro, le proposte e gli interventi in sede
di formazione delle leggi, i censimenti e le statistiche dei quadri dell’organizzazione, le circolari, gli appunti
informativi, la documentazione relativa alle cariche sociali e ancora
corrispondenza, note, comunicati stampa, comunicazioni,
promemoria e resoconti vari.
Non è difficile trovare all’interno
dell’Archivio materiale non strettamente sindacale: siano
pubblicazioni o ritagli di esse, documenti
di partiti o materiale relativo a campagne di solidarietà o eventi di particolare gravità.
A volte poi capita di imbattersi in documenti
quanto meno bizzarri, curiosi, senza dubbio particolari.
Avere una visibilità web non è
oggi soltanto importante, è fondamentale. La comunicazione moderna sta
infatti gradualmente abbandonando i canali classici cui siamo ormai
abituati per rivolgersi sempre di più a coloro che utilizzano la rete. In
questa prospettiva negli ultimi anni l’Archivio storico della CGIL e la sua
Biblioteca hanno lavorato per rendere consultabili on line i propri materiali, conseguendo
risultati importanti dei quali l’adesione ad Europeana[20] costituisce solo una parte[21].
Anticipato e in costante
relazione con la più antica ed omonima pagina Facebook, il blog
dell’Archivio, La Cgil nel novecento, nasce
nel 2014 con la volontà di far emergere
un’altra storia della CGIL, che non è soltanto quella dei gruppi dirigenti, dei
leader, delle grandi lotte e degli appuntamenti decisivi, dei documenti
ufficiali, dei congressi e dei direttivi; ma è anche e soprattutto una storia
dal “basso”, fatta di gente comune ed esperienze straordinarie, vissute nei
territori e nei luoghi di lavoro.
Esperienze straordinarie che l’Archivio
racconta anche attraverso le proprie mostre itineranti tra le quali segnaliamo,
più recenti, Gli anni Sessanta, la CGIL, la costruzione della democrazia e Luciano Lama, il sindacalista che parlava al Paese.
[1] Una primo embrione di Biblioteca è già
presente presso la Scuola sindacale centrale Giuseppe Di Vittorio di
Grottaferrata. Si veda: Inventario della Biblioteca, in ASCGIL
nazionale, Ufficio amministrazione,
b. 83, fasc. 61; Elenco delle nuove
accessioni nella biblioteca Cgil relative al biennio 1964-1965, in ASCGIL
nazionale, Atti e corrispondenza 1965,
b. 13, fasc. 120 e «Bollettino bibliografico
della Biblioteca Cgil», a. II, n. 1-2, gen.-feb. 1966, in ASCGIL nazionale,
Atti e corrispondenza 1966, b. 13,
fasc. 132.
[2] Proposta
di Garavini di realizzare un archivio - documentazione in Cgil, in ASCGIL nazionale,
Verbali di Segreteria, 25 novembre
1975.
[3] Bruna Colarossi,
Nota sui
vari settori di attività della Biblioteca, Ariccia, 8 luglio 1974, in ASCGIL nazionale, Fondo Piero Boni (Istituzionale), fasc. 66; Sintesi
dell’attività a tutto agosto 1975 e dei criteri per la soggettazione, in ASCGIL nazionale, Ufficio organizzazione, b. 1, fasc. 2.
[4] Relazione
sull’attività della Biblioteca Cgil nel 1977, ASCGIL nazionale, Ufficio organizzazione, b. 1, fasc. 2.
[5] La memoria dell’organizzazione di
Claudio Pontacolone, in «Rassegna Sindacale», n. 32, 1976, p. 21.
[6] Progetti per la costituzione di un sistema integrato
di centri di documentazione, in
ASCGIL nazionale, Ufficio organizzazione,
b. 1, fasc. 2. Si veda anche Guida ai centri di documentazione del
sindacato. Impianto e utilizzazioni, Roma, Esi 1977.
[7] La memoria del sindacato. Guida agli archivi della
Cgil, a cura di Bruna Colarossi e Teresa
Corridori, Roma, Esi 1981.
[8] “La Cgil e le organizzazioni confederali
nell’ambito delle rispettive competenze e sempre praticando e organizzando la
partecipazione dei lavoratori si propongono di realizzare i propri scopi: […]
i) costituendo ai vari livelli centri di documentazione, archivi e biblioteche,
che siano memoria storica e strumento continuo di conoscenza e di elaborazione
del movimento sindacale”, Statuto della Cgil approvato dal X Congresso nazionale, Roma, 16-21
novembre 1981, Esi, 1982, pp. 8-10.
[9] L’Istituto di ricerche economiche e sociali
(Ires) è un’associazione no profit, fondata dalla Cgil nel 1979, su iniziativa
di dirigenti autorevoli quali Bruno Trentin, Giuliano Amato, Vittorio Foa. Le
attività dell’Istituto consistono essenzialmente nella promozione, progettazione
e realizzazione di studi e ricerche sul lavoro e i suoi cambiamenti. Nella
primavera del 2013
l’Associazione Bruno Trentin, l’Isf (Istituto superiore di formazione) e
l’Ires, si sono uniti per dar vita ad un unico centro di iniziativa sindacale,
di ricerca e formazione. Dal primo settembre 2015 si è completata la
costituzione della Nuova Fondazione Giuseppe Di Vittorio come unico
istituto nazionale della CGIL per la ricerca storica, economica, sociale e
della formazione sindacale, frutto della progressiva unificazione di tutti i
precedenti enti della Confederazione: Associazione Bruno Trentin, IRES, ISF e
SMILE.
[10] Circolare confederale n. 3512 del 21 febbraio
1980. Si veda anche Dal centro di Ariccia al centro di Roma, di Bruna
Colarossi e Teresa Corridori, in «Rassegna Sindacale», n. 13, 1980, pp. 43-44.
L’Archivio e la Biblioteca saranno trasferiti nel 1988 in Via di Santa Teresa,
per approdare definitivamente in via dei Frentani nel 1995 (la sede sarà
ufficialmente inaugurata nel 1998).
[11] ASCGIL nazionale, Ufficio organizzazione, b. 2, fasc. 7.
[12] L'organizzazione
della documentazione confederale, proposta della Biblioteca Cgil, 21
ottobre 1980, in ASCGIL nazionale, Atti e
corrispondenza 1981, b. 1, fasc. 1.
[13] La prima riunione del Comitato scientifico è
del 9 maggio 1980. Risulta così composto: Aris Accornero, Giuliano Amato,
Gaetano Arfè, Franco Bonelli, Bruna Colarossi, Teresa Corridori, Ottaviano Del
Turco, Angelo Di Gioia, Claudio Pavone, Giuliano Procacci, Bruno Roscani,
Rinaldo Scheda, Paolo Spriano, Furio Diaz, Donatella Turtura. In realtà la durata
del Comitato scientifico sarà assai breve, limitandosi le riunioni agli anni
1980-1981, ASCGIL nazionale, Archivio dell’Archivio, Busta Biblioteca
- Archivio Comitato scientifico.
[14] Dichiarazione a firma Elvira Gencarelli.
[15]Cfr.
Ilaria Romeo, L’Archivio storico CGIL
nazionale: storia, contenuto, struttura, in «Officina della storia»,
pubblicazione on line, 10 gennaio
2011. Si vedano anche Confederazione
generale italiana del lavoro. Inventario dell’Archivio storico (1944-1957),
I - II, a cura di Teresa Corridori, Susanna Oreffice, Cristiana Pipitone,
Gianni Venditti, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione generale
per gli archivi, Roma 2002; Confederazione generale italiana del lavoro.
Inventario dell'Archivio storico (1958-1969), a cura di Teresa Corridori,
Gianni Venditti, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione
generale per gli archivi, Roma 2008; Confederazione generale italiana del
lavoro. Inventario dell'Archivio storico (1970-1986), a cura di Teresa Corridori,
Ilaria Romeo, Gianni Venditti, Ministero per i Beni e le Attività Culturali -
Direzione generale per gli archivi, Roma 2011; I segretari della CGIL: da Luciano Lama a Bruno Trentin, a
cura di Ilaria Romeo, Ministero per i beni e le attività
culturali, Direzione generale per gli archivi, Roma 2013 e Ilaria
Romeo, Confederazione
Generale Italiana del Lavoro. La segreteria di Luciano Lama tra documenti
d’archivio e percorsi di ricerca (1970-1986), in «Officina della storia», rivista on line, 7 febbraio 2012.
[16] Verbali del Comitato direttivo, 1944-1986,
u.a. 187; del Comitato esecutivo, 1947-1986, u.a. 97; del Consiglio nazionale,
1948-1957, u.a. 2; del Consiglio direttivo, 1960-1962, u.a. 2; del Consiglio
generale, 1965-1986, u.a. 21 e della Segreteria, 1944-1986, u.a. 700. Le
singole unità documentarie sono organizzate in serie annuali e schedate
analiticamente rilevando ordini del giorno, presenti, eventuali documenti
allegati.
[17] Ilaria Romeo, L’archivio e la biblioteca delle disciolte organizzazioni sindacali
fasciste di industria, commercio, agricoltura, «Rassegna degli Archivi di Stato», X, 1-2-3,
gen. - dic. 2014.
[18] http://storialavoro.wordpress.com/tag/cgil/
[19]Ilaria
Romeo, On line l’Archivio fotografico
della Cgil nazionale, in «Il mondo degli archivi», pubblicazione on line, 4 settembre 2013; si veda anche
Ilaria Romeo, L’Archivio fotografico CGIL
nazionale: contenuto, struttura, consultabilità,
in «Officina della storia», pubblicazione on
line, 20 dicembre 2013 e Disponibile
on line l’Archivio fotografico della CGIL, in
http://storialavoro.wordpress.com/tag/cgil/.
[20]Una
lettura degli archivi in senso orizzontale, con la possibilità di creare metacollezioni
di consultazione e di lavoro per superare la frantumazione e la dispersione
della documentazione sulla storia del Novecento: è questa la spinta
all’adesione da parte dell’Archivio storico CGIL nazionale ad Europeana,
biblioteca digitale che riunisce contributi da diverse istituzioni dei 28 paesi
membri dell’Unione europea in 30 lingue.
Un’iniziativa per garantire
l’accesso a contenuti digitali eterogenei: libri, film, dipinti, giornali,
archivi sonori, mappe, manoscritti, archivi cartacei e fotografici.
Non una semplice
pubblicazione di inventari informatizzati, ma un sistema informativo articolato,
on line dal 2009, che punta alla valorizzazione di archivi pubblici e privati
(prodotti e conservati da istituti culturali, imprese, banche, sindacati,
associazioni, comunità religiose, singoli intellettuali o politici) attraverso
l’adozione di criteri uniformi e metodologie comuni.
Un primo passo verso il
superamento concettuale di una visione ‘chiusa’ dell’archivio concepito,
nell’ottica dello sviluppo della rete, non più come insieme statico e
autoreferenziale, ma nel suo rapporto dinamico con archivi complementari.
[21]L’inventario dell’Archivio storico è consultabile on line fino al 1986, è a disposizione degli
utenti l’Archivio fotografico della Confederazione pressoché nella sua interezza, il
catalogo della Biblioteca è consultabile in SBN, su ACNP è a disposizione degli utenti il catalogo
dei periodici posseduti. Dal 2010
l’Archivio storico CGIL nazionale aderisce ad Archivionline, progetto promosso nel 2003 dal Senato della Repubblica con l’obiettivo di creare un
archivio unico virtuale del patrimonio documentale di personalità politiche, partiti,
gruppi parlamentari e associazioni sindacali conservato presso l’Archivio
storico del Senato e presso istituti e fondazioni. L’inventario dell’Archivio è
anche consultabile anche attraverso SIUSA e SAN (schede in prospettiva di aggiornamento). Cfr.
Ilaria Romeo, L’Archivio storico CGIL
nazionale da ieri a domani, in «Sindacalismo», n. 24, ottobre 2013.
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