«Nel lavoro della
formazione e soprattutto in quella che il dirigente dà agli altri dirigenti,
nella continuità del suo lavoro, vi è un elemento molto importante, e non si
tratta della disciplina, ma è la lotta contro il conformismo.
Non bisogna
accusare l’indisciplina.
Non c’è niente di male ad essere indisciplinati, se nell’indisciplina c’è una volontà.
Non c’è niente di male ad essere indisciplinati, se nell’indisciplina c’è una volontà.
La cosa peggiore è quando la volontà non c’è
più, quando si sceglie sempre di dare retta ad altri.
L’insegnamento da dare ai compagni è che pensino con la loro testa. Possono anche pensare male, ma l’importante è che pensino con la loro testa.
Questa è la vita che io credo di avere visto nella Cgil e credo di aver amato nella Cgil più di ogni altra cosa.
Quando penso a quello che è stata la Cgil dei miei sentimenti, come a un campo privilegiato, ecco, il privilegio maggiore è quello di aver sempre capito che mi diceva: “Pensa con la tua testa!”
E bada, non è una raccomandazione, la mia, piuttosto una riflessione, diciamo così, del mio passato: una cosa alla quale credo profondamente. È quella cosa che si chiama autonomia; in altre parole non nascondere a se stessi il giudizio sulla realtà»
Elogio dell’indisciplina, in Cent’anni dopo. Il sindacato dopo il sindacato, Einaudi, Torino 2006.
L’insegnamento da dare ai compagni è che pensino con la loro testa. Possono anche pensare male, ma l’importante è che pensino con la loro testa.
Questa è la vita che io credo di avere visto nella Cgil e credo di aver amato nella Cgil più di ogni altra cosa.
Quando penso a quello che è stata la Cgil dei miei sentimenti, come a un campo privilegiato, ecco, il privilegio maggiore è quello di aver sempre capito che mi diceva: “Pensa con la tua testa!”
E bada, non è una raccomandazione, la mia, piuttosto una riflessione, diciamo così, del mio passato: una cosa alla quale credo profondamente. È quella cosa che si chiama autonomia; in altre parole non nascondere a se stessi il giudizio sulla realtà»
Elogio dell’indisciplina, in Cent’anni dopo. Il sindacato dopo il sindacato, Einaudi, Torino 2006.
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